La somministrazione non invasiva di luce proveniente da una fonte di luce esterna (laser o LED) alla testa e di conseguenza al cervello viene comunemente chiamato Fotobiomodulazione transcranica (tFBM). Questo metodo prevede il passaggio della luce attraverso una serie di strati che includono lo scalpo, il periostio, le ossa del cranio, le meningi e la dura madre, raggiungendo parzialmente la superfice corticale cerebrale.
Data l’esponenziale attenuazione della luce durante il tragitto attraverso lo scalpo e i tessuti cerebrali, la dose massima (una piccola frazione della luce incidente) viene fornita a quei neuroni localizzati nello strato più esterno della corteccia. Inoltre, sarà presente un ulteriore gradiente di penetrazione della luce all’interno della corteccia così che un certo numero di neuroni assorbirà una dose adeguata di luce.
La penetrazione della luce a livello tissutale dipende da diversi parametri ottici come la lunghezza d’onda, l’irradiazione, il tempo di esposizione, l’area esposta, la coerenza e la struttura pulsante. Diversi fattori anatomici e fisiologici contribuiscono alla penetrazione della luce nella testa inclusa la geometria individuale della testa e la composizione tissutale. Inoltre, la varietà nella distanza della corteccia dallo scalpo per le diverse regioni cerebrali (ad esempio, le aree frontali hanno una distanza minore rispetto alle aree parietali e mediali) può inficiare la profondità di penetrazione della luce.
Cerebro ha studiato brevettato e realizzato un caschetto denominato NIR, di alta innovazione tecnologica, certificato CE elettromedicale classe IIa, particolarmente indicato per ostacolare i processi d’invecchiamento del metabolismo cerebrale e di Neuroinfiammazione.
La metodica NIR può essere utilizzata a supporto di trattamenti riabilitativi per contrastare e diminuire la neuroinfiammazione, migliorando a sua volta la sintomatologia cognitiva, che si traduce come segnale di alcune patologie neuronali di tipo infiammatorio. Il tutto volto anche a fornire un miglioramento della qualità della vita delle persone.
https://cerebrosrl.it/wp-content/uploads/2020/03/depliant-medico-Nir.pdf
La fTMS è un’innovazione tecnologica che si basa sulla tecnica di stimolazione magnetica cerebrale non invasiva. Impiega un generatore di campo magnetico stabilizzato, utilizzando due elettrodi posti sopra l’aerea cerebrale interessata e in corrispondenza del punto che si vuole stimolare.
Gli elettrodi raccolgono la funzione elettrica di base dell’area sana, riproducendola a sostegno di quella danneggiata, riequilibrando i due emisferi cerebrali e migliorando la comunicazione tra loro. Essa utilizza come propulsore dell’impulso il campo magnetico stabile presente nel corpo dello strumento.
A differenza delle TMS attualmente in commercio, che si focalizzano sull’area sottocorticale, la fTMS messa a punto da Cerebro si incentra sulla stimolazione corticale.
È particolarmente vantaggiosa per l’assenza di effetti collaterali, che ne determinano un’ottima tollerabilità, con risultati incoraggianti se usata in supporto a processi riabilitativi in pazienti con deficit motori causati da danni cerebrali, accorciando i tempi di risposta.
La luce per capire come funziona il nostro cervello
La Spettroscopia del Vicino-Infrarosso (NIRS: Near Infra-red Spectroscopy) utilizza una particolare lunghezza d’onda per andare a verificare l’andamento vascolare e l’ossigenazione delle aree cerebrali.
È una tecnica di rilevazione che viene definita di Neuroimmagine (insieme alla TAC, MRI ecc.) in quanto è in grado di misurare il metabolismo cerebrale con lo scopo di esplorare la relazione tra l’attività di determinate aree cerebrali e le specifiche funzioni cerebrali. Essendo una tecnica di Neuroimmagine, ciò che si ottiene è una rappresentazione visiva di ciò che viene indagato.
Per indagare le aree cerebrali in modo non invasivo e indolore sfrutta l’afflusso emodinamico cerebrale locale ovvero la quantità di ossigeno presente nel sangue che affluisce nelle aree cerebrali che vogliamo osservare. Per ottenere questa misurazione, viene sostanzialmente sfruttata la capacità che l’emoglobina ha di assorbire questo specifico tipo di luce NIR.
Facendo un esempio, se davanti a me viene posto uno schermo con due numeri al cui centro c’è un segno matematico (2 + 2) nel mio cervello si innescherà un meccanismo a cascata:
Ciò che osserverò saranno le variazioni nella quantità di ossigeno che una determinata area riceva per svolgere un compito.
Come possiamo fare tutte queste cose?
Per irradiare il tessuto biologico cerebrale, viene utilizzata una cuffia molto simile a quella dell’elettroencefalogramma,
Sulla cuffia sono presenti dei piccoli fori in cui vengono inserite le sorgenti luminose che si differenziano in INIETTORI (sorgenti che immettono luce NIR) e DETETTORI (che rilevano la luce che è stata immessa dopo che essa ha attraverso il tessuto cerebrale).
Come viene utilizzata?
Un esempio è capire come funziona il nostro cervello quando cooperiamo per arrivare alla soluzione di un compito.
Oppure, cosa succede alle aree motorie di una persona che a seguito di un infortunio non può più giocare a pallavolo e non si riesce a capire se è presente un “danno” a livello cerebrale o a livello periferico.
Le proprietà dell’Ozono:
L’Ossigeno-Ozono Terapia consente di risolvere o migliorare numerose patologie. Qui di seguito i disturbi maggiormente trattati attraverso l’ossigeno-ozono terapia.
Ortopedia
Per problemi muscolari, ossei e tendinei caratterizzati da spiccata sintomatologia dolorosa, con efficacia sia nelle affezioni acute con manifestazioni infiammatorie, sia in quelle degenerativo-croniche quali:
Gastroenterologia e patologie colon-procto-rettali
L’Ozonoterapia (sotto forma di insufflazione rettale) può essere associata alla fase finale dell’Idro-Colon-Terapia per potenziarne gli effetti in tutte le patologie suddette.
Dermatologia
Patologie uro-genitali
Geriatria
Arteriosclerosi, Sclerosi celebrale, Morbo di Parkinson, decadimento senile e demenza (senile, vasculopatica e di Alzheimer).
Oculistica
Odontoiatria
Patologia Vascolare
Medicina internistica e immunologia
Grazie alla proprietà di immunomodulazione in tutte le malattie che necessitano di una regolazione del sistema immunitario:
Riabilitazione
Grazie alla sua attività di depurazione, di rinforzo, di rivitalizzazione, stimolante il sistema immunitario e riattivante la circolazione sanguigna anche nei distretti più periferici.
Indicato soprattutto per persone:
Medicina Estetica
Considerato che una delle cause fondamentali dell’invecchiamento viene ritenuta la ridotta eliminazione e l’accumulo tissutale di cataboliti cellulari e che il rallentamento della circolazione ematica e linfatica sia, allo stesso tempo, la principale causa ed effetto di tale ridotta eliminazione di cataboliti cellulari, ne consegue che l’Ozono-terapia, per la sua attività di riattivazione della circolazione sanguigna e, in particolar modo del microcircolo capillare, favorisce lo smaltimento e l’eliminazione delle scorie e dei cataboliti cellulari responsabili dei processi di invecchiamento.
L’Ozono-terapia, inoltre, svolge anche una importante azione anti-radicali liberi, poiché stimola l’organismo a produrre sostanze riducenti e antiossidanti endogene contrastanti l’azione dei radicali liberi.
In Medicina Estetica l’Ozono-terapia viene impiegata anche nel trattamento della cellulite grazie alla sua triplice azione:
Modalità di somministrazione
A seconda del tipo e della gravità della patologia, si distinguono in:
Topica (locale)
Generale